venerdì 26 novembre 2010

Corso introduzione alla degustazione Birra curato da MoBI a Firenze: 3° serata


Giunti alla terza serata si entra nel vivo del corso parlando della degustazione.
Franco Fratoni ci ha spiegato come degustare al meglio una birra, i sensi da usare e come giudicarne le varie componenti. Abbiamo esaminato le varie componenti dell'analisi sensoriale, dall'aspetto al retrogusto, e preso nota anche dei difetti e degli off-flavours che possiamo incontrare.
Le birre in degustazione sono state, come al solito, quattro: rothaus pils, la5 e la9 del birrificio Olmaia e infine la Duchesse de Bourgogne
La rothaus è una buona pils, dal corpo esile e dal finale secco e amaro.
La5 ha una presenza massiccia di luppolo che si avverte molte bene al naso e nel finale.
La9 mi è piaciuta molto, corpo rotondo molto caramellato e maltato e una bella quantità di luppolo nel finale a renderla non stucchevole
Gran finale con la Duchesse, che ha ammaliato tutti i partecipanti, molti dei quali la assaggiavano per la prima volta.
Bel colore rosso intenso, al naso note vinose e fruttate, con una punta di acidi
tà che si manifesta in bocca insieme al dolce del malto e degli zuccheri aggiunti, creando un agrodolce molto piacevole.
La prossima settimana, per l'ultima serata del corso, avremo come ospite Kuaska, e ne vedremo delle belle...

giovedì 18 novembre 2010

Corso introduzione alla degustazione Birra curato da MoBI a Firenze: 2° serata


I vari stili della birra è stato il tema della seconda serata. Il relatore è stato Marco Pieraccini(Darkav), vice-presidente di MoBI, che ci ha parlato di dove sono nati questi stili e della storia che c'è dietro.
Molto interessanti a questo proposito sono state le birre assaggiate, ognuna rappresentante di un particolare stile o sotto-stile.
la prima birra è stata una kriek 3 fonteinen. Fresca e profumata, con una acidità non esagerata che la rende molto piacevole e con un colore bellissimo dato dalle ciliege.
Il secondo assaggio è stata una Paulaner salvator, una doppelbock maltata e rotonda, con una spiccata alcolicità.
Una chocolate stout (young's double chocolate stout) è stata il nostro terzo assaggio. Il cioccolato si nota subito e tende a coprire un pò gli altri sapori, comunque molto buona.
Gran finale con la Hardcore IPA di Brewdog. Una APA con una valanga di luppolo, ben supportato però da un corpo pieno e maltato. Perfettamente bilanciata e pericolosamente beverina!


sabato 13 novembre 2010

Costine di cinghiale marinate e grigliate

Nelle pagine del nostro blog, se non ricordo male, poche volte avete letto di ricette a base di birra, sicuramente in occasione del tortino di cioccolato superlativo di Luca, e oggi vi voglio raccontare cosa mi è venuto in mente una sera in settimana.

Ho avuto la fortuna di trovare al supermercato delle costine di cinghiale o come la chiamiamo noi, della rosticciana di cinghiale, e, anche se ero sicuro della provenienza d'allevamento e non da caccia dell'animale, la tentazione è stata forte e mi sono concesso una cena a base del parente del maiale!

Arrivato a casa, mentre pensavo alla nonna, al suo modo di cucinare il cinghiale in umido e alla marinatura necessaria, ho deciso di andare su una breve marinatura della mia rosticciana con una vecchia bottiglia di doppelbock (non proprio in forma smagliante devo essere onesto) dei NB.
La scelta è caduta su questo genere di birra perché immaginavo un bel connubio tra il selvatico della carne e il dolce della birra, e così ho lasciato le costine a marinare per 2 ore in abbondante doppelbock, pepe nero, salvia, timo, rosmarino, maggiorana e dragoncello.

A questo punto ho cotto per una ventina di minuti la carne alla griglia e servito con delle patate cotte al forno in una pirofila ricoperte dalla marinata del cinghiale (della serie non si butta via nulla...).
Et voilà una cena banale di una sera tra settimana si è trasformata in un delizioso avvenimento che ha lasciato stupito prima di tutti me stesso!

E cosa ci vogliamo bere, mi sono detto poi, se non una bella birra artigianale?
Avevo a disposizione una Mervisia del Birrificio Civale, che non avevo ancora assaggiato prima, e così ho provato l'accostamento: risultato davvero ben riuscito!
La Mervisia, con il suo deciso carattere maltato, le sue note di frutta matura e di caramello prima al naso e poi al palato e quel finale a metà strada tra l'amaro del luppolo, il tostato e il fruttato(con una punta di astringenza), ha accompagnato egregiamente ogni singolo boccone andando ad incontrare i sapori sia del cinghiale che della marinata con le sue note più dolci, e dando una mano al palato con il suo finale "pulente" per prepararlo all'assaggio successivo.

Non ho la pretesa di dare ricette a nessuno con questo, ma spero che sia utile a qualcuno per trarre qualche spunto e sperimentare proprio come ho fatto io!

giovedì 11 novembre 2010

Corso introduzione alla degustazione Birra curato da MoBI a Firenze: 1° serata


Martedì 9 novembre è partito il corso organizzato da MoBI a Firenze. Quattro serate dedicate alla birra, dai metodi di produzione agli abbinamenti con il cibo. Il luogo dell'evento è (come al solito!) il Livingstone club, ormai punto di riferimento per i beer-lovers della zona. Relatore della serata uno scatenato Moreno Ercolani del birrificio Olmaia, che ha parlato a ruota libera di tutto quello che concerne la produzione di birra, delle sue esperienze di birraio professionista, del suo passato da homebrewer, dei vari intoppi burocratici, ecc...
Ad allietare la lunga e piacevole chiacchierata 4 birre: la bischera e la notte Celtica di Real Beer, la XX Bitter di De Ranke e la Westmalle Triple.
La bischera è una blanche con triticale e avena, molto agrumata al naso,
in bocca una fresca acidità data dal titicale la rende molto piacevole e beverina. non una blanche canonica, a mio avviso una "blanche-weiss-saison"!
l'altra Real beer, la "Notte celtica" è una foreign export stout, molt
o maltata e liquorosa, con una leggera nota di affumicato data dal rauch. Gran bella birra.
Della XX Bitter e della Westmalle...c'è poco da dire...buone!
appuntamento al prossimo martedì per la seconda serata del corso!

mercoledì 3 novembre 2010

Metti una sera quasi per caso...


Prendi un martedì qualunque, metti una gruppo di birrai al Livingstone Club, aggiungi un'abbondante annaffiata di Real Beer, un bel buffet aperitivo, e già il martedì si trasforma in un qualcosa di diverso, di più accattivante, ma se a tutto questo ci aggiungi ( e mi si perdoni il modesto aggiungi) niente meno che Charlie Papazian, quel martedì diventa IL Martedì che ogni homebrewer sogna!

E' così che ieri ci siamo ritrovati da Franco verso le 17.30, e dopo una breve attesa, allietata da un'ottima Bischera Real Beer, una bella blanche fresca e beverina con triticale e una speziatura interessantissima, abbiamo avuto l'onore, il supremo onore, di conoscere Charlie Papazian, autore del best seller indiscusso, della bibbia di ogni birraio, The complete Joy of HomeBrewing, nonchè presidente della Brewers Association of America.

Come personalmente immaginavo, l'incontro è stato dei più informali ed amichevoli, e, nel giro di un'ora circa, Charlie ha fatto una lunga chiacchierata con noi, ispirato dalle domande di Franco in primis, e da altre curiosità che noi tutti avevamo.

E' così che si è parlato del particolare momento che sta vivendo il mondo della birra artigianale in italia, e Charlie ci ha rallegrato col fatto che secondo lui il nostro scenario è molto simile a quello che si poteva vedere negli States qualche anno fa se non addirittura migliore, in quanto, non essendo pionieri assoluti, abbiamo già un pezzo di strada spianato; su questa riga abbiamo poi scoperto come, sempre secondo Papazian, noi italiani siamo tra i migliori nel campo dell'innovazione birraria, intesa non nell'accezione americana del termine, ma secondo una dimensione molto più peculiare del nostro paese, così, giusto per fare un esempio, ha apprezzato molto la speziatura di alcuni prodotti italiani, che si distinguono rispetto a ciò che siamo abituati a trovare in Belgio.

Gli argomenti trattati hanno poi toccato vari temi, dalla distribuzione delle birre artigianali, al rapporto con la grande industria birraria, ai vantaggi e svantaggi derivanti da una tradizione secolare, il tutto sempre con l'estrema semplicità e passione che contraddistingue Papazian (chi ha letto un suo libro ha ben chiaro di cosa parlo).

Non poteva ovviamente mancare un bel giro di assaggi delle varie produzioni che noi tutti avevamo portato: i Nievole Brewers hanno omaggiato Charlie, o meglio dovremmo dire Charlie ha omaggiato i NB, con una Bitter, la nostra Verve, e una Mint Pale Ale, la Beautiful Mind; non mi dilungherò in un esercizio di auto compiacimento, ma Papazian ha apprezzato le nostre produzioni, restando particolarmente colpito dalla Ale alla menta, della quale ci ha chiesto diversi dettagli circa l'utilizzo della particolare spezia ( e qui scusate ma un po' gongoliamo!).

La serata è poi continuata in compagnia degli amici del Livingstone, con diversi assaggi, tra cui due Cantillon delle quali non scriverò: chi mi conosce sa che non sono un amante delle birre acide!

La sensazione finale è stata quella di aver avuto questa occasione per cogliere un incoraggiamento da Charlie, il quale sembrava volerci dire "Bravi ragazzi continuate con la vostra passione, avete tanto da fare e tante soddisfazioni vi aspettano dal mondo dell'HomeBrewing e della birra artigianale in genere!".
 
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