lunedì 21 giugno 2010

Amiata da Gustare: Birra ma non solo

Birra ma non solo,sicuramente: visitando la rassegna di Arcidosso, manifestazione a mio avviso perfettamente riuscita di cui disiquisiremo approfonditamente nei prossimi post, abbiamo avuto la possibilità di apprezzare varie realtà produttive del luogo di cui siamo rimasti veramente soddisfatti.

Ai piani superiori dello splendido castello Aldobrandesco, abbiamo potuto gustare i prodotti di eccezionali realtà locali tra le quali merita un apprezzamento particolare la tenuta di Giulio Bonelli ragazzo simpaticissimo di Castel del Piano (GR), che produce Vini davvero molto particolari come L'Ossimoro.

I vini sul banco per la degustazione erano quattro, due bianchi e due rossi, ognuno degno di nota e con caratteristiche davvero peculiari che ne rendono difficile la classificazione.
Mi ha molto colpito L'Ossimoro, bottiglia dalla forma insolita e dall'etichetta davvero geniale, che simboleggia il passaggio della cultura del vino fra due generazioni, rimanendo però immutata nel contempo la tradizione e l'artigianalità del "fare vino" (cfr. immagine). Un Sangiovese in purezza rosso profondo con riflessi violacei, al naso inconfondibile e netta la ciliegia, in bocca la vera sorpresa: un sangiovese molto giovane, un anno di invecchiamento in bottiglia, che non ha fatto un giorno di barrique, perfettamente rotondo dal tannino morbido per niente aggressivo sulla lingua forse merito del terreno vulcanico, del clima o chissà; davvero un piacere molto persistente sul palato.
Sempre con la stessa bottiglia sotto l'etichetta Ossimoro si presenta un Vermentino che non sembra un Vermentino; dal giallo molto carico da uva matura quasi passita, un profumo avvolgente con una leggera nota legnosa accompagna il primo sorso che esplode sapori di frutta dolcissima, poca acidità e, nel finale, una sapidità molto leggera.


Ma la vera specialità della casa è la "Vigna Museo" un vino rosso ed un bianco ottenuti da un vasto mix di uvaggi prodotto da viti quasi secolari, che conferiscono ai vini un'esplosione di odori e di sapori che allietano a lungo tutta la bocca, uniti ad una rotondità sorprendente: una delizia da provare!
Giulio è anche produttore di un'olio molto delicato dall'acidità quasi nulla, caratteristico di piante secolari dell'Olivastra di Seggiano, dal gusto molto dolce e fruttato.

La sublimazione è stata raggiunta quando, insieme alla degustazione dell'olio e del vino, abbiamo accompagnato i salumi della macelleria artigiana A&G di Montalcino, una straordinaria salsiccia di cinghiale ed una "Salamella" che da sole valevano il viaggio, vi assicuro!! (sotto possiamo notare lukeout che si sincera della qualità dei prodotti...)



Gli assaggi si sono protratti a lungo, e la quantità di vino ingerita alla fine non è stata proprio la canonica da degustazione... soprattutto perchè, questi vini si fanno bere e sono così piacevoli che i 12-13° di media fra i quattro, si percepiscono poco forse anche a causa dell'assoluta mancanza di qualsiasi tipo di additivi e al bassissimo tenore di solfiti usato; che dire ragazzi, bravi! continuate così!

1 commenti:

lukeout NB ha detto...

i salumi erano fantastici! il vino era eccezionale, anche se mi ha un pò "piegato"!

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